IL PRODOTTO PUO’ ESSERE SOMMINISTRATO SOLO DA PERSONALE MEDICO SPECIALISTA

PLINEST  – iniezione intradermica –

(GEL VISCOELASTICO POLINUCLEOTIDICO)
(prodotto da MASTELLI)
Scatola contenente 1 siringa preriempita 2 ml 20 mg / ml

PLINEST è un gel viscoelastico polinucleotidico per infiltrazioni.
Grazie alle sue proprietà biochimiche, viscoelastiche e idratanti, PLINEST migliora il turgore, l’elasticità e la tonicità della pelle.
Può essere utilizzato anche in aree di tessuto fibroso, come strie e cicatrici

PLINEST è un dispositivo medico.

PLINEST 2ml 1 siringa pre-riempita

PLINEST 2ml è un gel viscoelastico, apirogeno sterile, monouso per innesti intradermici.

I polinucleotidi sono sostanze di origine naturale, di derivazione ittica, altamente purificate e riassorbibili. Hanno capacità idratante e svolgono un’azione trofica nei confronti dei fibroblasti, risultano così utili per migliorare l’elasticità e la tonicità della cute.

INDICAZIONI

PLINEST grazie alle sue caratteristiche biochimiche e viscoelastiche è idratante e trofico pertanto è indicato per migliorare il turgore, l’elasticità e la tonicità della cute.

Questi effetti sono anche in grado di favorire in rimodellamento di aree a forte componente fibrosa quali ad esempio strie e cicatrici, nell’ambito di protocolli di trattamento personalizzati dal medico.

COMPOSIZIONE

Ogni siringa pre-riempita contiene 2ml di gel isotonico costituito da: Polinucleotidi (10mg/ml), Sodio Cloruro, Sodio fosfato monobasico diidrato, Sodio fosfato bibasico dodecaidrato, acqua per preparazioni iniettabili.

MODALITA’ d’USO di PLINEST 2ml

PLINEST viene somministrato mediante un ago sottile (generalmente 30G) iniettando la soluzione nel derma. PLINEST grazie alla sua versatilità e maneggevolezza può essere utilizzato in qualsiasi distretto cutaneo:

• cuoio capelluto
• fronte
• arcate sopraciliari
• zigomi
• contorno ochi
• viso
• collo
• addome
• glutei
• cosce

In funzione della valutazione medica è possibile utilizzare tecniche iniettive differenti quali:

• lineare
• microponfi
• reticolo (cross-linked)
• miste

Il punto d’iniezione deve trovarsi su pelle sana. La somministrazione di PLINEST può essere effettuata mediante tecniche non invasive (ionoforesi, eletroporazione, idroelettroforesi). In tutti questi casi, prima dell’applicazione, disinfettare accuratamente l’area da trattare. Successivamente rimuovere il disinfettante con soluzione fisiologica sterile. Se si vuole favorire la distribuzione del prodotto nel tessuto circostante al termine della somministrazione la cute può essere delicatamente massaggiata.

Per una migliore compliance del paziente, durante il trattamento potrebbe essere consigliabile sostituire l’ago con quello supplementare presente nella confezione.

Si consiglia di effettuare programmi di trattamento personalizzati a seconda delle condizioni della cute e delle esigenze del paziente.

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE di PLINEST 2ml

L’astuccio contiene una siringa in vetro pre-assemblata e pre-riempita con 2ml di soluzione, il foglio illustrativo e due aghi sterili da 30G. La soluzione contenuta nella siringa è sterile ed apirogena.

Come capire se è meglio filler o biorivitalizzazione?

Molto probabilmente, arrivati a questo punto ti starai domandando se sia meglio il filler o la biorivitalizzazione.

La differenza principale tra i due trattamenti è che, mentre il filler è indicato per riempire le rughe e aumentare il volume di alcune di viso e corpo (andando quindi a corregge un preciso inestetismo), la biorivitalizzazione agisce in maniera più ampia, donando alla pelle del viso elasticità, luminosità, morbidezza e levigatezza.

Quindi, tutto dipende dalle tue esigenze e da ciò che vuoi ottenere, fermo restando che la soluzione ideale potrebbe essere combinare i due trattamenti, così da massimizzare i risultati a livello di efficacia e di durata.

Cosa sono i polinucleotidi?

I polinucleotidi sono frazioni a basso peso molecolare di DNA di origine organica che hanno la capacità di stimolare i fibroblasti aumentando la vitalità e la produzione di collagene e di altri componenti della matrice extracellulare (ECM); avendo un forte effetto antiossidante riducono, inoltre, gli effetti negativi dei radicali liberi a livello fibroblastico.